Sistemi di ricarica

WallBox, Colonnine di ricarica, sistemi a ricarica rapida,

sistemi multipli ed evoluti...

Districarsi fra le varie proposte può rivelarsi più difficile del previsto.

In questa sezione vogliamo aiutarti ad indirizzarti sulla tipologia di prodotto che più si avvicina alle vostre esigenze.

Un nostro esperto è avostra disposizione per proporvi la soluzione  in grado di adattarsi perfettamente al vostro contesto ed alle vostre necessità.

SERVONO PRODOTTI E SOLUZIONI PROFESSIONALI PER LA RICARICA DI VEICOLI  ELETTRICI!

TIPOLOGIE SISTEMI DI RICARICA

01. Ricarica privata domestica


I sistemi di ricarica privata domestica (comunemente detti Wall-box) sono i più economici e di semplice installazione.

NON necessitano di attivazioni di nuovi o particolari contratti di fornitura di energia, ne l'installazione di contatori aggiuntivi .

Si può paragonare questo strumento ad un normalissimo elettrodomestico. Le potenze di erogazione sono solitamente basse (3,7 o 7,4 kw) in quanto non si hanno particolari necessità di rendere il processo di carica veloce (può essere fatto tranquillamente di notte dove peraltro la corrente costa meno).

Esistono modelli in grado di adeguare il loro assorbimento in base a quanta corrente è disponibile in quel momento (ad esempio se sta funzionando il condizionatore, il Forno, la lavatrice la stazione di ricarica adeguerà il suo assorbimento per evitare di "fare saltare il contatore")

03. Ricarica in alberghi e ristoranti


Gli utenti della mobilità elettrica come primo criterio di scelta per una struttura recettiva controllano che questa sia dotata di un sistema di ricarica e solo successivamente valutano gli altri servizi!

In questo momento i sistemi di ricarica fungono da veicolo promozionale per l'attività stessa.

In questi contesti è possibile valutare l'installazioni di semplici sitemi  di ricarica (comunemente detti Wall-box) o la possibilità di  indirizzare la scelta su modelli che possono permettere al gestore  di scegliere se permettere l'utilizzo ai soli clienti o a chiunque, scegliere se offrire un servizio di ricarica a pagamento o gratuito.

Particolare interesse per queste attività giocheranno i sistemi di ricarica più evoluti in quanto, grazie alla possibilità di essere collegati con internet possono essere geolocalizzabili e prenotabili  da chiunque.

Più il tempo di permanenza dei clienti sarà ridotto e maggiore sarà la potenza di erogazione che deve essere prevista (un albergo dove il cliente pernotta può adottare sistemi con potenze di 3,7-7,4Kw mentre un punto di ristoro per offrire un servizio di ricarica più efficente ed invitante deve prevedere potenze da 7,4 a 22 Kw per punto di ricarica)

05. Ricarica nei Centri Commerciali


Nel caso dei Centri Commerciali, molto probabilmente i clienti eseguiranno ricariche parziali, in parte perchè provenienti da zone limitrofe, in parte perchè non si fermeranno per il tempo di una ricarica completa.

In queste strutture è preferibile installare delle colonnine in quanto sistemi più performanti, in grado di essere posizionati  nei parcheggi all'aperto e resistere alle intemperie e agli agenti atmosferici, inoltre permettono di adottare politiche di utilizzo come ad esempio la possibilità di scegliere se il sistema di ricarica può essere accessibile a tutti o solo ai soci/iscritti,  legarle all'utilizzo di carte fidelity, prenotabili tramite smartphone e prevedere il pagamento tramite carte di credito e bancomat.

La potenza consigliata va dai 7 ai 22KW per punto di ricarica.

02. Ricarica nel parcheggio aziendale


Per le Aziende esistono varie tipologie, dai sistemi wall-box, alle colonnine ed anche soluzioni "intelligenti" in grado di ottimizzare  tempi e costi di ricarica soprattutto nel caso in cui l'azienda intenda adottare una flotta di veicoli elettrici.

I sistemi di ricarica saranno sempre più necessari e fondamentali nelle realtà aziendali, in quanto permetteranno la ricarica sia ai dirigenti e dipendenti dell'azienda ma anche a clienti e fornitori.

Chi ha un’auto elettrica è abituato a fare ricariche parziali, per cui difficilmente arriverà sul posto di lavoro completamente scarico, bensì più probabilmente utilizzerà quel punto di ricarica come “rabbocco” per quanto consumato nel tragitto casa-lavoro.

Ci si può quindi ragionevolmente attendere un consumo di qualche kWh al giorno per veicolo.

Esistono inoltre interessanti soluzioni altamente evolute per permettervi di razionalizzare e differenziare  modalità, tempistiche e costi delle ricariche.

04. Ricarica per Enti Pubblici e Comuni


Negli enti pubblici e nei comuni le possibili soluzioni da adottare sono molteplici a seconda del risultato che si intende ottenere. Inoltre è possibile anche strutturare  l'impianto con  una soluzione mista.

Tecnicamente si possono installare wall-box oppure colonnine dislocate nelle varie zone della città e del territorio,  sistemi per ricarica moto e bici elettriche e in alcuni casi anche sistemi di ricarica rapida in corrente Continua.

Quindi potenze da 3,7 a 22 (ed in alcuni casi anche 50-100KW)

06. Ricarica nelle Stazioni di Servizio


Nelle stazioni di servizio è consigliabile installare sistemi ad elevata potenza (fino a 100 kW in corrente continua) o sistemi molto più rapidi e performanti (stazione di ricarica FAST a corrente continua fino a 200 kW) in grado di ridurre a pochi minuti il tempo per una ricarica (poco più del tempo necessario per il tempo attualmente impiegato per il pieno di carburante).

Questi sistemi possono essere equipaggiate con tutte le tipologie di prese, sia per la ricarica in corrente alternata (tipo 2) che quelle in corrente continua (CHAdeMO e CCS Combo2)

Ovviamente nelle stazioni di servizio il prezzo medio di ricarica per il cliente finale sarà maggiore a causa dei costi dell'approvigionamento dell'energia elettrica e dal costo della stazione di ricarica stessa.

In questo caso potenze elevate 22KW in DC ma sicuramente molto meglio stazioni AC (corrente continua) con potenze da 100 KW


Molti degli studi internazionali realizzati “sul campo” ci dicono che il 48% delle ricariche viene effettuato a casa, il 43% sul luogo di lavoro e solo il 9% presso un punto di ricarica pubblico.

Siete un'azienda e state pensando di installare delle stazioni di ricarica? Chiamate per avere il sistema più adatto per le vostre esigenze e necessità!


I TEMPI DI RICARICA di un veicolo elettrico

Una delle prime domande che spesso ci vengono poste riguarda proprio il tempo di ricarica necessario per ricaricare un veicolo elettrico. Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda ma... sapreste dire con precisione quanto tempo ci vuole a fare un pieno di benzina ad un'veicolo? Di che veicolo stiamo parlando (moto, auto, camion)? Quanta capacità ha il serbatoio del veicolo che vogliamo rifornire? Come riforniamo (con una tanica, presso una pompa di benzina)?...
Come potete capire anche voi ci sono diversi fattori che influenzano il risultato e dare una risposta precisa diventa difficile. Nella ricarica di un veicolo elettrico cambiano i temini ma le variabili sono simili. Cerchiamo però di fare un po' di chiarezza.

La ricarica elettrica dipende da tre fattori principali ovvero:

  1. La potenza di erogazione della stazione di ricarica
  2. La capacità di assorbimento del veicolo (o meglio del suo caricatore)
  3. La capienza delle batterie del veicolo


La potenza (kW) di erogazione ed il caricatore installato nel veicolo sono sicuramente i parametri principali. Ad esempio:

- Stazione di ricarica da 3,7 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da  7,4 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW

- Stazione di ricarica da 7,4 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da  7,4kW:  la ricarica avverrà a 7,4 kW

- Stazione di ricarica da 22 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da  7,4 kW: la ricarica avverrà a 7,4 kW

- Stazione di ricarica da 22 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da  22 kW: la ricarica avverrà a 22 kW


Ovviamente il tempo di ricarica dipende anche dalla capacità della batteria installata nel veicolo. Ad esempio:

- Una ricarica completa di una batteria da 35kW a 3,7 kW richiede circa 10 ore

- Una ricarica completa di una batteria da 35kW a 7,4 kW richiede circa 4-5 ore

- Una ricarica completa di una batteria da 35kW a 22 kW richiede circa 1,5 ore


Se vi soffermate un momento vi renderete conto che questi fattori sono assimilabili ad una normale operazione di riempimento di un qualsiasi contenitore per il quale il tempo che impieghiamo a riempirlo dipendono:

  1. Dalla potenza del flusso con cui cerchiamo di riempirlo (un bicchiere alla volta, un rubinetto, un idrante da pompiere)
  2. Dalla  grandezza del foro in cui far passare il liquido (imbuto piccolo o imbuto grande)
  3. Dalla capacità del contenitore (un bicchiere, una damigiana, un barile...)


COSTI DI RICARICA di un veicolo elettrico

Attualmente  le auto elettriche hanno pacchi batteria compresi tra 16 kWh e 90 kWh, con autonomie comprese tra  100 e 400 km con “un pieno”...

Facendo una media dei consumi tra i vari modelli e considerando che ad oggi il costo al kWh (nrd corrente alternata), tutto compreso, è stimabile a circa 0,5€ (nrd 0,3€ a  per una ricarica a casa fino a 0,75€ per ricariche nelle colonnine di ricarica pubblica), possiamo ragionevolmente indicare i seguenti valori:

- Con 1 kW percorriamo 6-8 km.

- Con 1€ si possono percorrere circa 12-15 km.

- La ricarica completa di un’auto elettrica con batteria completamente vuota, a seconda della sua capacità, costa fra i 20 e i 50 Euro €.

NORMATIVE

obbligo di colonnine di ricarica elettrica nei nuovi edifici

il decretolegislativo n. 48 del 2020 (in vigore dall'11 Giugno scorso), relativo alla prestazione energetica degli edifici ed i requisiti minimi delle nuove costruzioni in materia diefficienza energetica:


Negli edifici RESIDENZIALI devono essere predisposte infrastrutture di canalizzazione per ogni postoauto al fine di consentire anche in una fase successiva di installare puntidi ricarica per veicoli elettrici. L’obbligo vige per parcheggi con più didieci posti auto, situati all'interno o in adiacenza dell'edificio, sia copertiche scoperti.


Negli Edifici NON RESIDENZIALI, sarà necessario:

  • predisporre infrastrutture di canalizzazione per almeno il 20% dei posti auto;
  • installare almeno una colonnina di ricarica per ogniparcheggio.

GlI edifici nonresidenziali, qualora avessero 20 o più posti auto, dovranno provvedere entroil 1° gennaio 2025 all’installazione di almeno una colonnina di ricarica (D.Lgs257/2016). In particolare:

  • edifici residenziali con più di 10 unità abitative;
  • edifici non residenziali di nuova costruzione consuperficie maggiore di 500 m2.

La norma interessa anche la ristrutturazione, qualora i lavori di realizzazionedell’intervento abbiano coinvolto almeno il 50% della superficie lorda el’impianto elettrico, sempre con le condizioni sopra indicate.


I Comuni dovranno adeguare il regolamento edilizio prevedendo che il conseguimento del titolo abilitativo per i nuovi edifici sia vincolato alla predisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli. i Comuni di adeguare il regolamento edilizio prevedendo che per il conseguimento del titolo abilitativo sia obbligatoriamente prevista la predisposizione per installare colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.


Tale obbligo riguarderà gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e relativi interventi di ristrutturazione profonda, e gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e i relativi interventi di ristrutturazione profonda.


Le Regioni, nel caso di autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti e di ristrutturazione totale degli impianti di distribuzione carburanti esistenti, devono prevedere l'obbligo di dotarsi d’infrastrutture di ricarica elettrica.

Installazione stazioni di ricarica: Istruzioni per la realizzazione

Il DM 3 agosto 2017 individua i documenti e gli elaborati tecnici da presentare a corredo della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.

Per la predisposizione dei progetti di ogni infrastruttura e stazione di ricarica il Comune di riferimento deve rilasciare l’autorizzazione. Il Decreto specifica anche che la realizzazione di punti di ricarica in immobili e aree private anche aperte ad uso pubblico resta attività libera non soggetta ad autorizzazione ne' a segnalazione certificata di inizio di attività se sono rispettati i seguenti requisiti e condizioni:
- il punto di ricarica non richiede una nuova connessione alla rete di distribuzione elettrica ne' una modifica della connessione esistente;
- il punto di ricarica e' conforme ai vigenti standard tecnici e di sicurezza;
- l'installazione del punto di ricarica e' effettuata da un soggetto abilitato e nel rispetto delle norme di sicurezza elettriche;
- l'installatore deve rilasciare un certificato di conformità dell'impianto e del suo funzionamento alle norme di sicurezza elettrica.


Scia per infrastrutture di ricarica: i documenti da presentare Il Decreto spiega che alla Scia per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici devono essere allegati il documento di inquadramento del progetto, il progetto tecnico, una relazione sulle caratteristiche tecniche dell'infrastruttura e copia della richiesta di connessione alla rete di distribuzione elettrica o di modifica della connessione esistente.
 
Il documento di inquadramento deve contenere:
- la descrizione del progetto (progetto comunitario, progetto nazionale, investimento privato, ecc); 
- il numero delle infrastrutture di ricarica previste dal progetto; 
- le motivazioni sottese alla scelta delle localizzazioni proposte; 
- l'indicazione dei costi complessivi suddivisi per la parte di investimento e per le parti di gestione e manutenzione successive; 
- l'indicazione del soggetto che provvederà della gestione e manutenzione delle infrastrutture di ricarica; 
- le modalità e le attività di informazione e comunicazione previste.

Il progetto tecnico deve contenere: 
- inquadramento territoriale ed estratti dei principali strumenti urbanistici vigenti; 
- documentazione fotografica ante operam; 
- particolari costruttivi/installativi; 
- ante e post operam; 
- segnaletica orizzontale e verticale; 
- cronoprogramma dei lavori. 



SUPERBONUS 80% ALBERGHI E STRUTTURE RECETTIVE

Due le tipologie di incentivo:
- Il credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati dal 07/11/2021 al 31/12/2024
(e per quelli iniziati dopo il primo Febbraio 2020 ma non ancora conclusi), a patto che i costi siano stati sostenuti dal 07/11/2021 e cedibile a terzi;
- Il contributo a fondo perduto, previsto per un importo non superiore al 50% dei costi per i lavori effettuati dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024, per un importo massimo di 40.000 euro.

L’incentivo è rivolto ad alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici. L’iniziativa “Superbonus 80% Alberghi per l’energia green” è stata varata dal Ministero del Turismo, con una capienza di 500 milioni di euro, ed è disponibile da domani 4 marzo al 4 aprile 2022, sul sito di Invitalia.



INSTALLAZIONE WallBox in CONDOMINIO


Innanzitutto, va chiarito un punto: l’installazione di un sistema di ricarica nel proprio box di proprietà o in uno spazio condominiale non richiede alcun passaggio presso l’amministratore o l’assemblea condominiale purché si osservi la normativa; è un diritto di ciascun condomino in quanto tale attività è regolarmente normata.


Basta rispettare queste regole:

- la normativa internazionale CEI EN 61851-1, che disciplina le modalità e i dispositivi di ricarica consentiti, il D.M.37/2008 (“Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”), che fa riferimento agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d’uso, collocati al’ interno degli stessi o delle relative pertinenze;

– la Legge 134/2012, che regola le installazioni nelle parti comuni o che influenzano l’uso delle parti comune (quindi non si applica al caso del box di proprietà);

- il D. Lgs. 257/2016, che disciplina le stazioni di ricarica e i punti di ricarica;

- la Circolare n. 2 del 05/11/2018 del Ministero dell’interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco (“Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici”), scaricabile dal sito web dei Vigili del Fuoco.


Ricordiamo però che bisogna tener presente che ad esempio per il passaggio dei cavi dalla wallbox al proprio contatore, l’art. 1102 del c.c. che recita che “ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”. In buona sintesi, per chi deve installare una wallbox in Condominio nel proprio box di proprietà, le norme sopra elencate si riducono principalmente a rispettare il D.M. 37/2008 (progetti e dichiarazioni di conformità) e le Linee guida del 2018 (wallbox a norma, interruttore magnetotermico, eventuale bobina di sgancio, cartellonistica ed estintore addizionale in ragione di 1 ogni 5 wallbox).


Un aspetto importante:

Chi segue queste norme e linee guida e si affida a professionisti abilitati NON DEVE richiedere e nemmeno informare, se non per pura cortesia, l’autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea di Condominio ne tantomeno, essere soggetto alle opinioni di singoli condòmini. Basta procedere con l’installazione, raccogliere la documentazione atta a dimostrare la conformità dell’installazione e renderla disponibile al professionista che dovrà utilizzarla in occasione del rinnovo periodico di conformità antincendio (CPI). Questo in virtù del fatto, come riportato esplicitamente nella circolare dei VV.F., che “non risulta che i veicoli elettrici presentino un livello di rischio di incendio e/o esplosione maggiore rispetto ai veicoli tradizionali, che le stazioni di ricarica delle batterie dei veicoli elettrici, allo stato attuale, risultano presentare rischi di natura prettamente elettrica, che le infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi e che l’installazione di infrastrutture nuove realizzate secondo le indicazioni riportate nelle Linee guida è considerata una modifica non rilevante ai fini della sicurezza antincendio”.


I NOSTRI PRINCIPALI FORNITORI

Sul mercato ad oggi sono presenti varie tipologie di wall box, colonnine e stazioni di ricarica (siano queste monofase, trifase o in corrente continua). Il mercato è in continua evoluzione.

Ogni prodotti ha le sue peculiarità ed è stato realizzato per uno specifico utilizzo. Districarsi fra le varie proposte può rivelarsi più difficile del previsto.


Nel corso degli anni abbiamo selezionato (e continuiamo a farlo) i migliori prodotti fra quelli presenti sul mercato, cercando soluzioni adatte per ogni esigenza e facendo attenzione alla qualità ed al servizio post vendita che i fornitori propongono.


Qui sotto riportiamo alcuni dei nostri fornitori. (Italiani, Europei e EtraCee).



Qui sotto riportiamo alcuni prodotti. (Italiani, Europei e ExtraCee).


IMG_0681 - mini
Main2
Growatt-22kw
Copy of Main8
Ing-120-200
Ing_Tower e WB
Eco-real-mini
Ing-60Kw
Alfen